“L’espressione «compagno di strada» è una traduzione del russo ‘poputcik’, termine che fu usato nel 1923 da Trockij nel saggio ‘Letteratura e rivoluzione’ per designare, nel panorama artistico e letterario della Russia del tempo, una generazione di transizione «tra l’arte borghese, che si esaurisce nei ritornelli o nel silenzio, e l’arte nuova che ancora non c’è». Nel fare una serie di nomi di «scrittori giovanissimi, fra i venti e i trent’anni» – il più noto dei quali a un lettore profano è probabilmente quello di Esenin – Trockij riconosceva che ciascuno di loro aveva accettato la rivoluzione, ma coglieva anche in loro qualcosa «che li separa nettamente dal comunismo e minaccia sempre di contrapporli ad esso. Essi non abbracciano la rivoluzione nella sua totalità, riesce loro estraneo il suo fine comunista» (1). Era insito in questa definizione un certo senso di superiorità non disgiunto da una chiara diffidenza («Riguardo a un compagno di strada- osservava Trockij – nasce sempre la domanda: fino a che stazione?»). Il termine comunque ebbe larghissima fortuna, e fu impiegato ben oltre i confini dei fenomeni artistici e letterari per il quale era stato originariamente coniato: specie negli anni trenta passò a indicare in generale quegli intellettuali dell’Occidente capitalistico che, pur non essendo comunisti, con i comunisti erano comunque disposti a percorrere un tratto di strada comune, prima e soprattutto quello della lotta contro il pericolo di una nuova guerra, poi, dopo il 1933, quello della difesa delle libertà democratiche dalla minaccia fascista, riconoscendo nell’uno e nell’altro caso il ruolo progressivo svolta sulla scena internazionale dalla Russia sovietica” (pag 81) [‘Profilo di Massimo Mila. Giornata di Studio, Torino, 4 dicembre 1998’, a cura di Angelo D’Orsi e Pier Giorgio Zunino, Leo S. Olschki editore, Firenze, 2000] [(1) L. Trockij, ‘Letteratura e rivoluzione’, introduzione e traduzione di Vittorio Strada, Torino, Einaudi, 1975, pp. 47-48]
Sulla definizione di Trotsky di ‘compagno di strada’
- Autore dell'articolo:Gianfranco Bozzano
- Articolo pubblicato:20 Set 2024
- Categoria dell'articolo:ISC NEWS