“«Il preludio – osserva il Poliakov – fu una gigantesca azione di boicottaggio del commercio ebraico organizzato il 1° aprile 1933 da un comitato non ufficiale». Il 7 aprile venivano promulgate le prime due leggi che escludevano gli ebrei dall’avvocatura e dagli uffici pubblici, il 12 aprile i medici ebrei venivano esclusi dalle mutue; del 15 settembre sono le famose leggi di Norimberga: il nazismo era al potere da pochi mesi, e, in questo modo, iniziava la sua battaglia. Pochi anni più tardi, nel novembre 1938, mentre il partito nazista si andava a preparando a celebrare il 9 novembre, l’anniversario del primo ‘putsch’ hitleriano del 1923 a Monaco, le celebrazioni degenerarono in «spontanee» manifestazioni di vendetta contro gli ebrei. «Gli archivi del campo di Buchenwald indicano che tra il 10 e il 13 novembre solo in questo campo vennero ricevuti in carico 10.454 ebrei; vi erano trattati, con le sadiche raffinatezze d’uso, fatti coricare all’aperto in pieno inverno, percossi e torturati per giornate intere, mentre un altoparlante scandiva: Ogni ebreo che desideri impiccarsi è pregato di avere la cortesia di introdursi nella bocca un pezzo di carta recante il proprio nome al fine di poter procedere alla identificazione» (p. 35). Queste le prime manifestazioni di violenza organizzata: la guerra oramai imminente ne avrebbe rapidamente modificato l’estensione e il carattere. «O l’Europa e il mondo si piegheranno ai miei voleri – aveva detto infatti Hitler il 30 gennaio 1933 – e allora io concentrerò il popolo ebraico in qualche isola deserta, o tenteranno di resistermi e allora la razza maledetta sarà votata allo sterminio…». L’Europa e il mondo non si piegarono; e, dopo il tentativo presto abbandonato di concentrare tutti gli ebrei in Polonia, messo anche da parte il progetto per la loro deportazione nell’isola di Madagascar, secondo un piano che aveva in Himmler e in Heydrich gli artefici supremi e nel Servizio principale per la sicurezza del Reich (RSMA) l’organo esecutivo, ebbe inizio il massacro sistematico degli ebrei caduti sotto il controllo del Reich. Le forme del massacro – all’inizio mediocremente organizzato e realizzato in genere col metodo tradizionale delle fucilazioni – assunsero rapidamente le caratteristiche di una vera e propria industria della morte” (pag 381-382) [Girolamo Sotgiu, ‘Il nazismo e lo sterminio degli ebrei’ (by Léon Poliakov, Einaudi, Torino, 1955). (La battaglia delle idee), Rinascita, Roma, n. 5, maggio 1955]
Le prime manifestazioni di violenza nazista organizzata contro gli ebrei in Germania
- Autore dell'articolo:Gianfranco Bozzano
- Articolo pubblicato:27 Ago 2024
- Categoria dell'articolo:ISC NEWS