“Machiavelli penetrò più profondamente anche in tale questione, e quanto afferma al riguardo è contraddistinto da un tono peculiare, spesso sconvolgente. Talvolta ‘virtù’ e ‘fortuna’ vengono enfatizzate al punto da apparire personificazioni demoniche. In due casi, Cesare Borgia e Castruccio Castracani, Machiavelli ha raffigurato, con la massima intensità e adottando un grande stile tragico, come la ‘virtù’ fallisca dinanzi alla ‘fortuna’, come l’acutezza e l’astuzia dell’uomo, la sua forza nel momento di massima concentrazione, possono essere repentinamente precipitate dal culmine del successo alla morte o alla rovina. E di nuovo si immerse nella riflessione intorno ai modi misteriosi in cui la ‘fortuna’ plasma quelle condizioni e quelle contingenze del tutto peculiari, necessarie e insostituibili che, sole, consentono alla ‘virtù’ specifica dell’uomo di manifestarsi. Queste affascinanti speculazioni potevano risolversi in un fatalismo infiacchente e in una fede astrologica. Machiavelli era ben capace di vedere che i suoi contemporanei, nella tempesta degli eventi che sembravano farsi beffe di qualsiasi calcolo umano, tendevano a stare con le mani in mano e a lasciarsi trascinare dal destino. Eppure egli squarciò con mano energica la rete che sentiva incombere anche sul proprio spirito e proclamò la rivolta della ‘virtù’ contro la ‘fortuna’. Rimproverò pertanto ai principi italiani di aver affidato le proprie faccende esclusivamente alla ‘fortuna’, essendo privi di una propria ‘virtù’. «Vogliono che quella gli signoreggi, non essi signoreggiare quella». ‘Fortuna’, come insegnò nel ‘Principe’, domina solo una metà della vita; l’altra metà, o poco meno, è stata lasciata al nostro controllo. E uno dei più semplici ma grandi principi fondamentali del suo spirito era che questo confine tra ‘fortuna’ e ‘virtù’, tra la necessità del fato e il proprio libero agire possa essere gradualmente spostato mediante la tenace resistenza della ‘virtù’ come afferma nel capitalo XXV del ‘Principe’ (…)” (pag 62-63) [Friedrich Meinecke, ‘Il principe’. Un’introduzione’, Edizioni della Normale, Pisa, 2023]