Tambroni, il Pci e la crisi del giugno-luglio 1960. La lotta dei giovani operai genovesi

“Mario Alicata vuole evitare di «disperdere il potenziale di lotta» manifestato in questi giorni dal movimento antifascista, il quale potrebbe rivolgersi «in parte contro di noi»: già ora «molti giovani genovesi criticano l’imborghesimento dei partiti». Non si abbia dunque troppa fretta a concludere un «movimento in piena ascesa» (…). Ma non tutti i dirigenti del Pci pensano che sia già giunto il momento di «chiudere bene», o di prepararsi a valorizzare quanto già ottenuto, come suggerisce Giancarlo Pajetta: Mario Alicata, secondo il quale «in questa occasione le masse hanno fatto un passo avanti rispetto ai partiti», non pensa che il «nuovo antifascismo» possa essere compreso soltanto sul piano parlamentare” (pag 250) [Giorgio Caredda, ‘Governo e opposizione nell’Italia del dopoguerra, 1947-1960’, Edizioni Laterza, Roma Bari, 1995]