1942, Tedeschi, Italiani e Giapponesi incerti sulla politica da seguire nei confronti dell’India

“For several months in early 1942 the Germans, Italians, and Japanese negotiated endlessly between each other and within their respective governments as to which policy to follow, what policy, if any, to announce publicly, and whether to side openly with Bose or try to develop contacts with Mahatma Gandhi and Pandit Nehru, the acknowledged leaders of the Congress Party in India. The Germans and Japanese, furthermore, were concerned about the possible greater advantages accruing to the other from the evolution of the situation in India, while there is evidence that Hitler, looking toward a victory over the Soviet Union in 1942, may have thought that some compromise peace might thereafter be imposed on Britain. In any case, neither the Japanese, who merely hoped to inspire an anti-British uprising in India, nor the Germans, who had a very low opinion of Indians in general, ever had any intention of supporting independence for India; they merely wished to use it” (pag 326) [Gerhard Weinberg, ‘A World at Arms. A Global History of World War II’, Cambridge University Press, 1994]

“Per diversi mesi, all’inizio del 1942, tedeschi, italiani e giapponesi negoziarono incessantemente tra loro e all’interno dei rispettivi governi su quale politica seguire, quale politica, se del caso, annunciare pubblicamente, e se schierarsi apertamente con Bose o tentare di sviluppare contatti con il Mahatma Gandhi e il Pandit Nehru, i leader riconosciuti del Partito del Congresso indiano. Tedeschi e giapponesi, inoltre, erano preoccupati per i possibili maggiori vantaggi che derivavano l’uno all’altro dall’evoluzione della situazione in India, mentre vi è prova che Hitler, sperando in una vittoria sull’Unione Sovietica nel 1942, potrebbe aver pensato che in seguito una pace di compromesso avrebbe potuto essere imposta alla Gran Bretagna. In ogni caso, né i giapponesi, che speravano semplicemente di ispirare una rivolta anti-britannica in India, né i tedeschi, che avevano una pessima opinione degli indiani in generale, hanno mai avuto alcuna intenzione di sostenere l’indipendenza dell’India; desideravano semplicemente usarla” (pag 326)