Il contatto … con la biblioteca nazionale Lenin è un primo impatto con entità numeriche che sconvolgono: trenta milioni di volumi su una popolazione universitaria di trentamila unità, più di venti sale di lettura, tremila posti a sedere, tremila e duecento impiegati di cui oltre duemila si occupano del lavoro tecnico-scientifico. Di questi trenta milioni di unità librarie, comprensive anche dei periodici, diciotto milioni di produzione sovietica, dodici milioni di unità straniere nella compresenza di duecento quarantasette lingue diverse. Sono numeri da capogiro; se si considera che si stanno istituendo 3.800 biblioteche di pubblica lettura e che al momento della loro apertura l’interno sistema bibliotecario nazionale ad esclusione delle biblioteche aziendali, di quelle dei servizi sociali, del sindacato … comprenderà 130.000 biblioteche articolate in tre grandi sistemi ci rendiamo conto dell’enorme sforzo di pianificazione del paese. Ma ancora: all’inizio del ‘900 due terzi della popolazione era analfabeta e oggi con grande orgoglio chi ti guida nelle biblioteche sottolinea dei tassi in percentuale di lettori veramente incredibili, che si attestano sui duecentoventi milioni di persone. (…) La Biblioteca Lenin di Mosca. È il centro metodologico di tutte le biblioteche aperte al pubblico dell’Urss ad esclusione di quelle specializzate a cui abbiamo fatto precedentemente riferimento. Sono già stati rilevati i dati più salienti di questa enorme biblioteca che ha la sede a ridosso di una splendida costruzione del XVIII secolo che conserva le collezioni di libri, di manoscritti e di numerosi reperti archeologici ed etnografici, fondo Roumiantsev, trasferito da S. Pietroburgo a Mosca a metà del XIX secolo. In un immenso edificio grigio degli anni sessanta di tono funzionale ma trionfalistico, i 18 piani del corpo centrale costituiscono il deposito più consistente dei fondi della biblioteca per un totale complessivo di più di 400 km di scaffalature. (…) La biblioteca Saltikov-Scedrin di Leningrado. La biblioteca pubblica di Leningrado Saltikov-Scedrin è la seconda biblioteca della Russia ed una delle cinque più grandi del mondo, essendo stata la «nazionale» fino al momento in cui Mosca è divenuta capitale dell’Unione sovietica. Questo istituto, scampato miracolosamente alle intemperie belliche, conserva infatti il suo fascino neoclassico e i suoi fondi costitutivi. La visita, compiuta sotto la guida di una bibliotecaria pronta a dimostrarci una comprensibile rivalità con la biblioteca Lenin, si è snodata lungo il percorso di antiche sale, non più funzionali, ma nelle quali si respira più che altrove il sapore del passato e il senso della continuità. (…) La rarità delle unità librarie ci ha suggerito questa considerazione. Fra i numerosi aneddoti che circolano sulla familiarità di Lenin con Lunacharskij ci piace pensare che il binomi del grande rivoluzionario e uomo politico con il commissario per l’istruzione del regime bolscevico abbia dato i suoi frutti – che ancora una volta lamentiamo pressoché inesplorati – anche nel campo della tesaurizzazione dei fondi bibliografici e del loro utilizzo collettivistico” (pag 211-219) [Maria Gioia Tavoni e Rosaria Campioni, ‘Qualche appunto sulle biblioteche dell’Unione Sovietica’, Il Ponte, n. 9, 30 settembre 1980, pag 910-922]
I numeri da capogiro delle due grandi biblioteche pubbliche di Mosca e Pietroburgo
- Autore dell'articolo:Gianfranco Bozzano
- Articolo pubblicato:21 Nov 2024
- Categoria dell'articolo:ISC NEWS