Lunghe polemiche a proposito dell’improvvisa morte per incidente del partigiano Bisagno (1945)

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ANTONINI Sandro, Io, Bisagno… Il partigiano Aldo Gastaldi. EDIZIONI INTERNOS. CHIAVARI, GE. 2017 pag 211 8° introduzione di Mimmo FRANZINELLI, note dell’autore, sigle, appendice: ‘Stralci di lettere revisionate maggio-luglio 1944’, note, ‘Una giornata con ‘Bisagno’. Intervista con Bernardo TRAVERSARO ‘Rum’, indice nomi; Collana Biblioteca del Grifo. Sandro Antonini, Sestri levante, 1952, è uno studioso di storia contemporanea, con particolare riferimento al Novecento.

Si è occupato, a più riprese, di Resistenza e guerra civile. Ha pubblicato numerosi lavori tra cui ‘Partigiani – Una storia di uomini’ (2010). [“L’improvvisa e imprevedibile fine sopraggiunge il 21 maggio (1945) per incidente stradale, nel viaggio di ritorno dal Garda alla Liguria, al termine di una missione rivelatrice della generosità di Bisagno, che mantiene la promessa di accompagnare verso casa un folto gruppo di ex componenti della divisione Monterosa, disertori nella fase finale dei combattimenti: senza la sua scorta, correrebbero pericoli mortali in un itinerario costellato da posti di blocco. Al decesso – dovuto a una brusca frenata che lo scaglia a terra dal tetto del camion, sul quale imprudentemente si era sistemato con un compagno – seguono il 23 maggio a Genova memorabili funerali, con tratti dell’apoteosi. Il quotidiano comunista ‘l’Unità’ interpreta le partecipatissime esequie come un simbolico mutamento di fase: il passaggio epocale dall’eroismo resistenziale all’ordinarietà della vita civile, nella quale Bisagno non ebbe il tempo di inserirsi.

Alla luce delle roventi polemiche interpartigiane, l’incidente fatale suscita in ambienti anticomunisti scia di sospetti e dicerie: si crede nell’eliminazione di un elemento scomodo. Tanto più che ‘post mortem’ ‘l’Unità’ ne decanta la figura, in vita osteggiata e denigrata. Dopo decenni di polemiche, Antonini analizza le testimonianze e la documentazione esistente, concludendo per l’accidentalità dell’evento, d’altronde in linea col carattere pubblico (verrebbe da dire: teatrale) di quella morte, ben diversa dagli agguati senza testimoni riservati a chi nel dopoguerra entrò – come il trotzkista Mario Acquaviva, assassinato a Casale Monferrato l’11 luglio 1945 – nel mirino delle formazioni clandestine legate ai settori più fanaticamente staliniani del Pci” (pag III, introduzione di Mimmo Franzinelli)] [ISC Newsletter N° 96] ISCNS96TEC [Visit the ‘News’ of the website: www.isc-studyofcapitalism.org] 

ANTONINI-S. ITALIA LIGURIA GENOVA BIOGRAFIA VITA E ATTIVITA’ RESISTENZIALE PARTIGIANO BISAGNO – ALDO GASTALDI FORMAZIONI PARTIGIANE COMANDANTE DIVISIONE CICHERO CALUNNIE E ATTIVITA’ CLANDESTINA PCI CONTRO BISAGNO DUBBI PER IMPROVVISA MORTE PER INCIDENTE STRADALE 1945 STALINISMO INTERVISTA CON B. TRAVERSARO NOMI ANTONINI BARONTINI BATTIFORA DANTE LIVIO BIANCO BOCCA RAFFAELE CADORNA CALEGARI CAMPANELLA G. CANEPA A. FERRANDO F. GIMELLI L. KLINKHAMMER G.B. LAZAGNA E. MARTINI E. MASSAI ATEO MATTEI B. MIGLIORINI B. MONTI MUSSOLINI PAROLDO PIZZORNO SANNIA SERBANDINI STAGNO UKMAR ZOLESIO